E se…
Uno dei ricordi più belli che ho è mia nonna che in inverno preparava il braciere e la casa si riempiva di un caratteristico odore di carbone mischiato con le bucce di arancia che lei metteva a bruciare tra la brace, e poi tutti insieme passavamo interi pomeriggi ad ascoltare racconti di una vita e di un mondo che non esisteva più e che forse, proprio per questo, tanto ci affascinava.
Era un mondo lontano, fatto di piccole comunità, con un ritmo di vita lento e scandito dal sole. Non ricordo aver mai sentito mia nonna lamentarsi della vita che conduceva, non ricordo lamentele per la mancanza di energia elettrica o stanchezza nel ricordare i km fatti a piedi. Ricordo solo gioia, piena di sacrifici ma pur sempre gioia.
E se toccasse a noi? Se ci ritrovassimo a dover vivere in maniera diversa ne saremmo capaci? La nostra sarebbe una decrescita felice o una situazione insostenibile?
Cosa è veramente indispensabile?
Riusciremmo ad essere felici con molto di meno? E la felicità è veramente dentro di noi? Io penso di si. Penso che per essere felici basti veramente poco e in fondo, forse è tutta una questione di testa.
Ecco lo sapevo sono cascata pure io in un post alla Marzullo.
Buonanotte a me e buongiorno a chi mi leggerà domattina.